Sembrerà curioso parlare di rogge iniziando a descrivere e narrare una città, ma ciò che nei secoli ha caratterizzato il nostro territorio e che in parte lo distingue ancora oggi è il profondo legame con gli elementi naturali che lo costituiscono e circondano. Cuneo sorge su un altipiano e dunque per irrigare i campi, che un tempo arrivavano fino all’attuale Piazza Galimberti, era necessario deviare corsi d’acqua a monte e incanalarli. Senza acqua era impossibile pensare di far sorgere una città e di far pascolare gli animali.

Una delle prime menzioni che attestano l’esistenza di Cuneo reca la data 23 giugno 1198, Cuneo è dunque una “villanova” una città nuova che sorge in epoca medioevale. Nasce, secondo le testimonianze archeologiche “a macchia di leopardo” con un nucleo abitativo più antico intorno all’attuale via Fossano, la contrada del “beale magnum” ovvero della roggia grande, la bealera, in dialetto piemontese.

Farà, forse, sorridere, pensare che le sorti di una città e dei suoi abitanti fossero legate alla presenza di un elemento a cui oggi attribuiamo un valore insignificante. Allora come oggi scavare un pozzo su un altipiano alla ricerca di acqua, non era avventura di poco conto!

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