Una pagina della storia di Borgo San Dalmazzo fa parte della storia recente: quella del campo di internamento e transito in cui, nel 1943, vennero accolti 357 ebrei in fuga dalla vicina Francia. Il 21 novembre 331 ebrei vennero condotti alla stazione per essere inviati prima a Drancy e poi ad Auschwitz. L’anno seguente, il 15 febbraio 1944, la storia si ripetè: partirono 26 ebrei prima con destinazione Fossoli e poi Auschwitz.

Il monumento che è oggi disposto accanto alla banchina ferroviaria ricorda i nomi di famiglie, adulti, bambini che partirono da qui e non fecero mai più ritorno dai campi di concentramento. Recenti ricerche hanno però gettato nuova luce sulle loro vicende: inizialmente si credeva che fossero assai pochi i sopravvissuti – e dunque i nomi “rimasti in piedi”- oggi sappiamo invece che a salvarsi furono in 41.

Per dare voce al Memoriale, è attivo MEMO4345, percorso multimediale storico-didattico dove i visitatori, guidati alla conoscenza e alla riflessione sugli elementi essenziali della Shoah in Europa, possono approfondire la storia dei 357 ebrei (334 stranieri, 23 italiani) deportati ad Auschwitz dal campo di concentramento attivo a Borgo San Dalmazzo, tra il settembre 1943 e il febbraio 1944. L’allestimento si trova all’interno della ex Chiesa seicentesca di Sant’Anna, a lato del Memoriale della Deportazione, a pochi passi dalla stazione ferroviaria dalla quale partirono i convogli verso i campi di sterminio nazisti. 

MEMORIALE DEPORTAZIONE BORGO SAN DALMAZZO 5
MEMORIALE DEPORTAZIONE BORGO SAN DALMAZZO 4
MEMORIALE DEPORTAZIONE BORGO SAN DALMAZZO 3